I guardiani dell’acqua

Quella dolce non deve mai mancare, quella del mare va tenuta a bada per evitare che divori le spiagge. Un viaggio tra fiumi in secca, impianti idrici in grado resistere agli scenari più estremi e dune restituite al litorale

In un anno di grande siccità il Piave appare inerme, ridotto ad un fiumiciattolo ma quando è gonfio d’acqua può fare molti danni. Per questo la regione sta pensando di realizzare delle casse di espansione ‘taglia-piena’ nella zona delle Grave di Ciano. É questa la soluzione migliore?

L’oasi del WWF nelle vecchie cave di argilla di Noale è un laboratorio a cielo aperto dove l’acqua prelevata dal Rio Draganziolo (che è ricca di nutrienti chimici, come l’azoto) viene depurata naturalmente dalle piante presenti lungo il percorso

La Risorgiva Zannini, a Villaverla, è uno dei punti in cui affiora l’‘acqua che bolle’. Non perché la sua temperatura raggiunga 100 gradi centigradi ma perché è povera di ossigeno e ricca di gas. Quest’acqua arriva dall’altopiano di Asiago dopo aver viaggiato per 10 anni sotto terra

Il centro idrico di Brentelle è una cattedrale in cui si svolge un fondamentale rito quotidiano. L’acqua in arrivo da Villaverla viene smistata alle case dei padovani e quella in eccesso viene stoccata in 3 serbatoi da 25mila metri cubi ciascuno. In caso di emergenza vengono attivati dei pozzi di estrazione per attingere acqua dalle falde golenali

Il calpestio delle persone, l’azione del vento e le mareggiate avevano fatto scomparire le dune su un tratto di costa lungo 50 km che va da Cavallino a Punta Tagliamento. L’università Ca’ Foscari di Venezia è corsa ai ripari recintando le aree critiche e posizionando 150mila piante psammofile (amiche della sabbia) che garantiscono la tenuta delle formazioni naturali

Erosione costiera e frane sono rischi intimamente connessi al cambiamento delle condizioni ambientali e climatiche. Nell’università di Padova c’è un simulatore che mostra il funzionamento di una barriera di contenimento fatta con blocchi di cemento e tiranti. È stata già testata con successo nel lago di Garda e presto lo sarà in mare.